le scelte della politica
Al presidente emerito la solidarietà di Grasso, Boldrini e Gentiloni Berlusconi: “Ricostruzione autoassolutoria ma il tempo è galantuomo”
BERLUSCONI CON GHEDDAFI sulla decisione di bombardare la Libia ha fatto rinviare le vacanze al Palazzo. Perché da destra si contesta la ricostruzione dell’ex capo dello Stato.
A partire proprio dall’altro protagonista della vicenda: Silvio Berlusconi: «Non mi piacciono le ricostruzioni interessate e auto assolutorie», dice il leader di Forza Italia, presidente del Consiglio nel 2011. «Per fortuna - aggiunge - il tempo è galantuomo. L’importante è che Napolitano abbia riconosciuto che ero contrario all’intervento militare in Libia».
Il resto del centrodestra, sulla scia di un violentissimo attacco di Matteo Salvini che ha aperto la giornata, non è così conciliante. «È noto che i comunisti, nella migliore tradizione, sono abituati ad usare l’arma della negazione della memoria a fini di lotta politica ma mi ero illusa che il presidente emerito Giorgio Napolitano fosse giunto, considerando la veneranda età, a prassi intellettualmente più oneste», dice per esempio la deputata forzista Sandro Savino.
«Basta sfogliare la recente storia del nostro Paese per capire come fu lo stesso Napolitano a spingere l’Italia nella guerra in Libia (insieme a Sarkozy e Obama) facendoci aderire alla coalizione che doveva applicare la risoluzione Onu, ma di fatto abbattere il regime libico», contesta il presidente dei deputati leghisti Massimiliano Fedriga.
Anche il forzista Maurizio Gasparriè convinto che Napolitano «impose una guerra sbagliata alla Libia». E Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia rincara la dose: «Vergognosa mistificazione della realtà da parte di Napolitano sul folle attacco alla Libia».
Il governo, l’area centrista e il centrosinistra, invece, si schierano a difesa del presidente emerito della Repubblica e della sua ricostruzione dei fatti. Esprimono solidarietà Grasso, Boldrini e Gentiloni. Intervengono a sostegno di Napolitano il ministro Andrea Orlando e la collega Anna Finocchiaro. «Grande servitore delle istituzioni, e della libertà di pensiero », twitta Maurizio Lupi di Area popolare. Napolitano alla fine ringrazia per la solidarietà e definisce gli attacchi, «grossolani e inauditi, fondati su spudorate falsificazioni dei fatti relativi alla Libia del 2011».( si. bu.)
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ELLEKAPPA
FOTO: ©ANSA
Nella foto in alto Silvio Berlusconi con il colonnello Gheddafi per 42 anni la più alta autorità in Libia fino alla guerra civile del 2011 Il colonnello fu catturato e ucciso il 20 ottobre del 2011
ROMA.