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Ratzinger decide di rompere il silenzio “Fatima, tutto svelato”

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Cronaca

Per la prima volta il Papa emerito detta una nota ufficiale “Falso che il terzo segreto non sia ancora completo”
PAOLO RODARI
CITTÀ DEL VATICANO.
Per la prima volta Benedetto XVI torna a parlare da Papa. Lo fa dettando una nota ufficiale pubblicata ieri dal Vaticano. Il motivo della rottura di un silenzio che, a parte rare eccezioni sempre informali, continuava dal giorno della rinuncia, il 28 febbraio del 2013, risiede nella necessità di tornare ancora una volta su un tema sul quale le sacre stanze sono parecchio sensibili: il terzo segreto di Fatima. Il Papa emerito Benedetto XVI ha fatto sapere che «tutto è stato pubblicato ». In merito alla terza parte delle rivelazioni fatte dalla Madonna ai tre pastorelli di Fatima nel 1917 e rese note da Giovanni Paolo II nel 2000 quando Ratzinger era prefetto dell’ex Sant’Uffizio, dove si parla dell’attacco alla Chiesa e anche di un «vescovo vestito di bianco » colpito a morte, per Ratzinger non c’è altro da aggiungere. Nei giorni scorsi alcuni articoli avevano riportato dichiarazioni attribuite al professor Ingo Dollinger secondo cui Ratzinger gli avrebbe confidato che la pubblicazione del terzo segreto non è stata completa. Benedetto XVI ha voluto chiarire «di non aver mai parlato col professor Dollinger circa Fatima». E ha aggiunto che le esternazioni attribuite a Dollinger su questo tema «sono pure invenzioni, assolutamente non vere». Infine ha confermato decisamente: «La pubblicazione del terzo segreto di Fatima è completa».
Benedetto XVI, 89 anni, vive in silenzio e preghiera all’interno del monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Ancora si mantiene informato non solo sulle vicende ecclesiali, ma anche su tutto il resto. Dopo cena guarda il Tg1 e poi, prima di coricarsi, chiama al telefono per un saluto il fratello Georg. Con lui c’è sempre il segretario particolare e prefetto della Casa pontificia Georg Gänswein che l’altro ieri, presentando in Gregoriana insieme ad Andrea Riccardi il primo lavoro scientifico sul pontificato di Benedetto XVI ( Oltre la crisi della Chiesa, di Roberto Regoli, per Lindau) ha svelato diversi retroscena sul pontificato del Papa tedesco, dal conclave alle dimissioni.
Dopo aver annunciato che il Papa emerito farà una nuova apparizione pubblica il prossimo 29 giugno in occasione dei 65 anni di sacerdozio — «Vedremo che cosa si riuscirà ad organizzare », ha detto — Gänswein ha spiegato come Ratzinger ritirandosi il 28 febbraio 2013 non abbia smesso di governare la Chiesa, seppure lo faccia soltanto con la preghiera: «Oggi non ci sono due Papi, ma un ministero allargato con un membro attivo e un membro contemplativo », ha detto. Benedetto XVI «mai, negli anni precedenti l’elezione », aveva premuto «per essere al più alto posto della Chiesa. E, infatti, lui stesso confidò che quando capì che stava per essere eletto fu uno shock».
Prima della rinuncia scoppiò Vatileaks. Ma le cose che più lo addolorarono «non furono tanto gli attacchi malevoli quanto il tragico incidente nel quale nel 2010 morì Manuela Camagni, una delle Memores Domini che lo assistevano in casa. «Soffrì anche per il tradimento di Paolo Gabriele ma, lo ribadisco ancora una volta, non si è dimesso a causa del povero e malguidato assistente di camera né per Vatileaks. Nessun traditore, o corvo, o qualsivoglia giornalista, avrebbe potuto spingerlo alle dimissioni. Era uno scandalo troppo piccolo rispetto a una decisione così grande».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
E il 29 giugno tornerà in pubblico per celebrare i suoi 65 anni di sacerdozio
LA PROFEZIA SUL VESCOVO VESTITO DI BIANCO UCCISO DAI SOLDATI
Il terzo segreto di Fatima, secondo la Chiesa, è il messaggio comunicato dalla Vergine Maria ai tre pastorelli ai quali sarebbe apparsa a Fatima nel 1917. A destra, Bergoglio e Ratzinger
FOTO: © ANSA

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