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San Francisco l’altra faccia del regno web

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MONDO
IL CASO

FEDERICO RAMPINI
FOTOGRAFIE DI ZACKARY CANEPARI E FILIPPO ROMANO
Il boom della Silicon Valley l’ha resa una delle città più care del mondo e ha costretto migliaia di persone a vivere in strada
La cacciata dei senzatetto dalla Cesar Chavez Street scatta alle sei del mattino. Su ordine del sindaco Ed Lee arriva la colonna di camion della nettezza urbana. Dietro, le ambulanze. E un corteo di auto della polizia. E’ un’altra tendopoli cresciuta in mezzo a San Francisco, che viene smantellata con un blitz. Dura poco. Partita la polizia gli stessi homeless torneranno ad accamparsi sui marciapiedi. O si sposteranno un po’ più in là, sulla Potrero Avenue. Altri hanno occupato in permanenza il Tenderloin, ancora più in centro. Si spingono fino a Union Square, una delle piazze più turistiche della città.

Capitale delle tecnologie, culla di Internet, centro pulsante della Silicon Valley. Come cuore della Bay Area, San Francisco ospita la più gigantesca concentrazione di ricchezza mai esistita: ci vivono i fondatori e maggiori azionisti di Google, Apple, Facebook, Twitter e tutti gli altri Padroni della Rete. Città ricca di celebrity anche dello spettacolo, da Sharon Stone a Morgan Freeman. Per i miliardari cinesi è la seconda città d’America preferita negli investimenti immobiliari dopo Manhattan.
Gli homeless sono l’altra faccia della “bolla”.
Li ha sempre avuti, San Francisco. La leggenda metropolitana fin dai tempi di Jack Kerouac e della Beat Generation vuole che i clochardarrivino da fuori, attratti dal clima mite e soprattutto dalla tolleranza locale e dall’assistenza generosa, tradizioni di una città radicale e trasgressiva. Non è più tanto vero. Il censimento degli homeless rivela che il 71% erano già residenti in città prima di precipitare nella povertà.

I due estremi dell’opulenza e dell’emarginazione sono collegati. I ripetuti boom tecnologici, l’afflusso di “cervelli” da tutto il mondo, fanno di San Francisco una delle città più costose. Comprare o affittare casa è fuori dalla portata di un pezzo di ceto medio. Un professore di liceo dovrebbe spendere il 64% del suo salario per affittare una monocamera in città (canone medio 3.500 dollari). Molti se ne vanno. Qualcuno scivola verso l’esercito dei nuovi poveri. La “gentrification”, espulsione di ceti sociali meno benestanti, ha colpito anche la mensa dei poveri gestita dalle suore Sister Mary of the Angels sulla Turk Street.
I senzatetto “si vendicano” invadendo anche quartieri eleganti, succede d’incontrarne perfino a Pacific Heights e Castro. Scene da Terzo mondo: abitanti rispettabili della città s’imbattono in quel

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