CRONACA
LA GIORNATA
I pm: Capuozzo, condotta da approfondire Caccia agli audio segreti del ricatto
Hanno bussato alla porta del sindaco e avvocato Rosa Capuozzo, nelle prime ore del mattino, alla ricerca di eventuali altre “prove” del ricatto. Nuove perquisizioni dei carabinieri su mandato della Procura antimafia, e altri scottanti atti giudiziari piovono su Quarto, nell’ambito dell’inchiesta sul voto di scambio aggravato dalla finalità mafiosa che vede indagati, tra gli altri, l’imprenditore Alfonso Cesarano, ritenuto vicino al clan Polverino, e l’ex consigliere Cinque Stelle Giovanni De Robbio (espulso e dimissionario), quest’ultimo accusato anche di tentata estorsione ai danni del primo cittadino. Ma la Capuozzo, scrive il pm, «se da una parte non appare allo stato indagata, assumendo peraltro la veste di persona offesa rispetto al reato di tentata estorsione, ha tuttavia tenuto una condotta poco lineare e sicuramente da approfondire». Alle 6 i militari della compagnia di Pozzuoli entrano nell’abitazione del sindaco - proprio la casa che sarebbe stata oggetto di abusi edilizi, sui quali De Robbio imbastisce il suo ricatto per spingere a miti atteggiamenti il vertice della giunta - e le mostrano il decreto di perquisizione firmato dal pm Henry John Woodcock, titolare dell’indagine coordinata dai procuratori aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli. Perquisita anche l’abitazione di Alessandro Nicolais, capogruppo del Movimento 5 Stelle a Quarto, ed ufficiale dell’Esercito. Neanche Nicolais è indagato, ma l’accertamento diventa necessario di fronte al sospetto che i due possano custodire carte, email, file audio o comunque documenti utili alle indagini per dimostrare quel tentativo di estorsione che la Capuozzo negava di fronte agli inquirenti, ma segretamente, e con profonda preoccupazione, confidava ai suoi amici. D’altro canto, il procuratore capo Giovanni Colangelo lo aveva detto a
Repubblica: «Le attività di questa inchiesta su Quarto sono in pieno svolgimento, siamo alle prime battute». Stavolta, agli atti compaiono anche nuove intercettazioni: tra il sindaco e una sua collega di partito, tra il sindaco e Nicolais. Evidente lo sgomento e la paura della Capuozzo, che dice, tra l’altro: «Non voglio finire in galera per colpa di altri». L’ultimo blitz arriva dopo la lunga notte in cui il destino della giunta grillina appare segnato dalla decisione del “direttorio” del Movimento che, attraverso Beppe Grillo, avanza la richiesta formale delle sue dimissioni. Intanto, dopo le procedure di commissariamento avviate dal prefetto di Napoli sulla gestione dell’appalto di acqua e fognature, ieri il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone tiene a precisare che «non mi risulta ci siano altri appalti di Quarto all’attenzione dell’Anac».
(d.d.p. - co.sa.)