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Governo, prove tecniche di rimpasto: rischiano i grillini Toninelli e Grillo

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ApprofondimentoGoverno


Salvini punta il dito anche su Costa e Trenta, che però il M5S considera intoccabili. Faidagrillina: il sottosegretario Tofalo accusa la titolare della Difesa e minaccia le dimissioni

DI GOFFREDO DE MARCHIS


Prove tecniche di rimpasto o di pressing sui 5 stelle o di provocazione finale per accelerare la caduta del governo. Tre scenari tutti possibili. E tutti negativi per Di Maio. Matteo Salvini, forte del 34% delle Europee, indica tre ministri-bersaglio che vorrebbe buttare giù. Sono tutti 5 stelle e così esplicito il vicepremier leghista non era mai stato. "Non chiedo niente a nessuno, ma è chiaro che su alcuni settori ci sono problemi - dice Salvini - perché per difendere l'ambiente non puoi bloccare un intero Paese. I militari poi meritano copertura politica totale: ho l'impressione che non tutti si sentano protetti e tagliare gli investimenti sulla difesa è suicida, abbiamo le aziende migliori in Italia".

Nel mirino ci sono il ministro dell'Ambiente Sergio Costa e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta. A Danilo Toninelli invece Salvini recapita un presunto elogio che risuona di sarcasmo. "Ho piena fiducia in lui, si è dimostrato uno sbloccatore di cantieri senza uguali". Il titolare delle Infrastrutture lo prende sul serio e ringrazia: "Salvini fa bene a dire che sblocchiamo opere come mai accaduto prima. Ma le risorse umane del ministero sono scarsissime".

Manca ancora un tassello. La Lega ha messo gli occhi anche sul ministero degli Affari europei vacante dopo l'uscita di Paolo Savona ed oggi sotto l'interim del premier Conte. È l'effetto del trionfo di domenica. Il Carroccio alza il tiro. Punta come minimo a riequilibrare i rapporti di forza nel governo. E come obiettivo massimo a creare l'incidente perché venga giù il castello. "Noi abbiamo sempre rispettato il lavoro di tutti, chiediamo che Salvini faccia lo stesso verso i ministri M5S. Basta attacchi, vogliamo lavorare", è la risposta del Movimento. Che è in difficoltà. Non può accendere la miccia ed è costretto a subire. Per ora le minacce a parole, più avanti chissà.

È l'offensiva contro i No dei grillini. Si parte da Tav e autonomie, ma si arriva nel cuore dei dicasteri a 5 stelle anche quelli che finora sembravano più al riparo come l'Ambiente. Sono attacchi da inquadrare nell'ottica dell'accelerazione, del fare le cose. Ma si scontrano con le promesse elettorali del Movimento. Il No agli inceneritori per esempio che Salvini vuole trasformare in un Sì. Circola già qualche nome. Raffaele Volpi potrebbe essere il sostituto alla Difesa, che però il M5S considera intoccabile. Lorenzo Fontana potrebbe traslocare dalla Famiglia alle Infrastrutture. Ma anche qui i grillini si preparano a fare muro: Toninelli, a differenza di Trenta, non è blindato, ma solo se a sostituirlo fosse un altro 5S. Guglielmo Picchi tessitore delle destre continentali agli Affari europei, dicastero che finirà sicuramente alla Lega. Alatra casella che Di Maio è pronto a cedere è quella della Salute.

Il guaio è che le fibrillazioni dentro i 5S creano spaccature lì dove il momento consiglierebbe una tenuta granitica. Il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, famoso per una foto in mimetica e mitra, anch'egli 5 stelle, attacca Trenta, amica personale di Grillo: "Ho cercato per un anno di stare accanto alla ministra e di spiegarle che il nemico non è Salvini, o chissà chi altro ma chi, all'interno dell'apparato, vuole continuare ad agire senza l'indirizzo e il controllo politico". Tofalo fin dall'inizio ha mal sopportato la scelta di Trenta al suo posto. "Purtroppo - prosegue - consigliata male ha deciso di farsi influenzare da capi e capetti del passato. Il tutto a discapito del Paese". Già all'assemblea dei parlamentari Tofalo si era lamentato minacciando di dimettersi. Per ora non ha formalizzato il passo e la sensazione è che il caso, che ha fatto infuriare i vertici del Movimento, possa rientrare: "Io non ho dimissioni formali tra le mani - dice Di Maio - e in ogni caso decide Conte".


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