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“I figli possono avere il cognome della madre” la svolta della Consulta

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cronaca

La Corte fa cadere l’automatismo all’anagrafe Il nome del padre prevale solo in caso di scontro
CATERINA PASOLINI
ROMA.
Dopo secoli l’Italia esce dal patriarcato. Hanno vinto le donne. I figli porteranno anche il loro cognome, per generazioni negato, abolito nei documenti dei bambini. Fine della consuetudine — perché di questo di trattava, visto che non vi è nessuna legge a stabilirlo — per cui i piccoli portano soltanto il nome del padre. Da oggi in poi, se i genitori sono d’accordo, i neonati avranno quelli di mamma e papà.
La Consulta ha accolto ieri la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di Appello di Genova sul cognome del figlio e ha dichiarato l’illegittimità della norma che prevede l’automatica attribuzione di quello paterno al figlio in presenza di una diversa volontà dei genitori.
La sentenza è stata accolta con commenti positivi dal Pd a Forza Italia, che parlano «di passo verso la modernità». Un pronunciamento vissuto però anche come un rimprovero alla politica «che si mostra in fallo», dice Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato: «Ancora una volta — aggiunge — viene anticipata dalla magistratura. Dobbiamo rimediare il prima possibile, votando in Senato la legge, è una nostra responsabilità e diventerà una mia priorità su cui intendo spendermi». La legge che affronta la questione e sancisce la possibilità per i figli di portare entrambi i cognomi, approvata alla Camera nel 2014, sta infatti sepolta da due anni in Senato in attesa di essere approvata. E in molti sperano ora che la spinta data dalla Corte costituzionale smuova i partiti. Ancora una volta, dunque, la magistratura doppia la politica e risponde a una domanda di diritti prima che lo faccia il Parlamento, come era accaduto per la fecondazione assistita, per quella eterologa, per la questione dei figli di coppie omosessuali.
Per capire le motivazioni della Consulta, bisognerà aspettare che la sentenza venga pubblicata. Un’unica certezza: se i genitori sono d’accordo, il neonato avra i due cognomi, se c’è discussione il piccolo porterà soltanto quello del padre. Questo fino a quando non verrà approvata la legge ferma al Senato che prevede, in caso di polemica, l’ordine alfabetico.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ILLEGITTIMO
La Consulta ha dichiarato l’illegittimità della norma che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio in presenza di una diversa volontà dei genitori
FOTO: ©ANSA

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