CRONACA
Gli incarichi.
Oltre che da Ama e da Bioman, la titolare all’Ambiente ha avuto altri 21 incarichi da enti e società private
LORENZO D’ALBERGO
NON c’è solo la maxi-consulenza Ama da 12 anni e 1 milione e 136mila euro nel curriculum dell’assessora all’Ambiente Paola Muraro. E i tre anni in cui, dal 2010 al 2012, ha lavorato anche per la Bioman (prima che la società veneta si aggiudicasse due appalti banditi proprio dalla municipalizzata del Campidoglio per un totale 39 milioni di euro) non sono gli unici spesi dall’esperta di rifiuti a fare la spola tra l’azienda di via Calderon de la Barca e le imprese di mezza Italia. Basta scorrere il curriculum della delegata della sindaca Virginia Raggi alla sostenibilità ambientale per scoprire un complesso sistema di incarichi incrociati: dal 1992 a oggi, esclusa l’Ama, sono 22 le aziende private e gli enti pubblici, da Impregilo ai pareri per il Tar, per cui Paola Muraro ha prestato i suoi servizi.
Esperienze a cui si aggiunge la presidenza dell’Atia Iswa Italia, l’ente che riunisce liberi professionisti, imprese, istituti di ricerca e le più grandi associazioni di categoria impegnate nel settore della gestione dei rifiuti e delle bonifiche. Ai suoi soci, nel settembre 2015, il consiglio dell’Atia ha proposto un tour per apprendere tutto sul “recupero dei rifiuti organici, dal trattamento al biometano”.
Quattro le location. Nell’elenco spicca la Bioman, l’azienda per cui la Muraro è stata consulente e che a tour didattico in corso già lavorava con Ama. Presenti anche la Sesa, già associata a Bioman, e la Herambiente spa. L’ultima è l’impresa che in passato avrebbe potuto far parte di una compagnia mista Ama-privati e che nel 2013 si è aggiudicata un lotto da più di 3 milioni di euro del bando Ama per il trasporto al Nord e il recupero dei rifiuti organici.
Per ripercorrere il resto della carriera della Muraro prima dell’infatuazione a 5 Stelle si sfoglia invece il cv pubblicato online da Ama. Dal 2011 al 2012, partendo in un tour a ritroso nel lungo elenco di consulenze, l’assessora ha redatto “documenti relativamente a temi oggetto dell’attività federale” per Federambiente. Oggi l’ente si chiama Utilitalia. Ma, nonostante il cambio di nome, continua ad avere tra i suoi affiliati la municipalizzata dell’Ambiente del Comune.
Ci si sposta a Frosinone, invece, se si deve dar conto dell’ultimo incarico ottenuto dalla Muraro in un ente locale. Nel 2010, per la Provincia in quel momento governata dal Pdl Antonello Iannarilli, la superconsulente ha ricevuto 18.360 euro per “il rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali relative a tre pratiche” riguardanti altrettante società per azioni: Agusta Westland, Bg Italia Power e Biomedica Foscama. Restando nel settore pubblico, il curriculum segnala il contributo dell’assessora alla struttura commissariale della Regione Lazio per la “redazione del piano degli interventi di emergenza dei rifiuti urbani”. Suo il focus su “frazione organica e compostaggio di qualità”. Sugli stessi temi, Paola Muraro ha lavorato tra il 2002 e il 2004 per l’Arpa della Regione Veneto, mentre si torna al 1996 per trovare traccia dei suoi lavori sulle biomasse per la provincia di Salerno.
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I TOUR GUIDATI
E da presidente della Atia organizza corsi di formazioni negli impianti delle società ‘amiche’
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COMUNE, PORTE APERTE
Raggi si affaccia al balcone del Campidoglio. La sindaca ha fatto da “cicerone” nel giorno in cui sono state aperte le porte ai cittadini. A sinistra, Paola Muraro