Dopo Lorenzo, altri 2 morti «Ma lo stage non è lavoro»
di PAOLO FERRARIO
A poche ore dall’incidente che, in provincia di Udine, ha spezzato la vita del 18enne Lorenzo Parelli, colpito a morte da un tubo metallico mentre si trovava in alternanza scuola-lavoro in una fabbrica, si allunga ancora la sequela di infortuni mortali. Una tragedia quotidiana che spinge l’Osservatore Romano a scrivere che «in Italia si è di fronte a una strage infinita».
Il primo incidente di giornata si è verificato a Rivarolo Canavese, centro a pochi chilometri da Torino. A morire è stato Vincenzo Pignone, operaio specializzato di 59 anni. La tragedia è avvenuta in mattinata alla Silca, storica azienda di stampaggio. Secondo una prima ricostruzione, sulla quale stanno ancora lavorando i carabinieri della compagnia di Venaria Reale, l’uomo è caduto dentro la sabbiatrice, un macchinario che si usa per pulire i pezzi dello stampaggio. A dare l’allarme sono stati i colleghi che hanno assistito alla caduta ma che non hanno potuto evitare il tragico epilogo.
Un secondo infortunio mortale è, invece, avvenuto, nel primo pomeriggio, in un capannone industriale di Santa Procula, vicino Pomezia, in provincia di Roma. A perdere la vita Salvatore Mongiardo, un operaio di 64 anni precipitato da un’altezza di cinque metri, mentre era intento ad installare alcuni cavi elettrici su una cella frigorifera.----------------
Intanto, dopo la morte di Lorenzo Parelli, studente dell’Istituto “Bearzi” di Udine, la Procura cittadina ha aperto un procedimento a carico del datore di lavoro, con l’ipotesi di omicidio colposo, disponendo anche l’autopsia per stabilire con esattezza le cause dell’incidente fatale. A Firenze, un gruppo di precari e disoccupati ha manifestato sotto la sede di Confindustria, al grido «Lorenzo uno di noi», mentre l’Unione degli studenti chiede «l’introduzione di uno statuto degli studenti in Pcto». Anche la Fidae, Federazione di scuole paritarie a cui è iscritto l’istituto “Bearzi” ha espresso il cordoglio per la morte di Lorenzo e domani osserverà un minuto di silenzio in tutte le scuole associate. «È una tragedia che non deve ripetersi mai più – ha dichiarato la presidente Virginia Kaladich –. Che il sacrificio di Lorenzo possa risvegliare le coscienze e spingere tutti coloro che ne hanno diretta responsabilità a rendere il lavoro davvero sicuro».-