LA CRONACA È PIENA DI ITALIANI UCCISI DA IMMIGRATI. MA BASTA UN TWEET SOPRA LE RIGHE
E | MEDIA SI SCORDANO DEI MORTI E RILANCIANO L’ALLARME DEL SOLITO RAZZISMO
di Francesca Totolo
Il 13 ottobre, come ogni anno, è stata celebrata la «Giornata della memoria e dell'accoglienza» in ricordo degli immigrati morti nel naufragio del 2013, a poche centinaia di metri dalla spiaggia dell'Isola dei Conigli di Lampedusa. Ma alle vittime italiane causate dall’immigrazione clandestina, sostenuta dai governi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni, sarà mai dedicato un giorno del ricordo?
Sembrerebbe che, per una certa parte politica, «le vite degli italiani non contino», parafrasando il noto slogan degli attivisti americani. Come abbiamo già avuto modo di documentare, Open, giornale online fondato da Enrico Mentana, ha pubblicato ben 43 articoli sull’efferato omicidio di Willy Monteiro, ragazzo di origini capoverdiane, e solo tre sull’assassinio di don Roberto Malgesini, ucciso a Como da un immigrato irregolare tunisino. La testata, peraltro, ha completamente censurato il delitto che ha visto come vittima Filippo Limini, avvenuto solo qualche settimana prima di quello di Willy e con le medesime modalità: durante una rissa a Bastia Umbra, il 24enne è stato ucciso da tre albanesi che, dopo averlo massacrato di botte, lo hanno investito in auto, lasciandolo esanime sull’asfalto.
LA CENSURA DEGLI ANTIRAZZISTI
Se Pamela Mastropietro e Desirée Mariottini fossero state stuprate e uccise da cittadini italiani, quale sarebbe stato il riscontro mediatico? Il 29 gennaio 2018, a Macerata, Pamela Mastropietroè stata uccisa e smembrata dopo essere stata probabilmente stuprata all’interno dell'abitazione di Innocent Oseghale, immigrato nigeriano con precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti. Non si comprende il motivo della mancata espulsione dall'Italia di Oseghale. Sefosse stato rimpatriato, Pamela sarebbe ancora viva, visto che l'omicidio è avvenuto dopo quasi un anno dall’arresto per spaccio di droga.
A tre giorni dal ritrovamento del corpo Po della povera Pamela all’interno di due valigie, il brutale omicidio venne oscurato dal raid di Luca Traini, in cui rimasero feriti sei immigrati raggiunti dai colpi di pistola. Ne seguirono talk televisivi, accuse di responsabilità morale indirizzate a
Matteo Salvini e Giorgia Meloni, mobilitazioni delle solite associazioni antirazziste, e pure la manifestazione a Macerata contro il razzismo e il fascismo indetta dalla sinistra, con il corpo di Pamela ancora sul tavolo autoptico.
Stessa sorte mediatica toccò a Desirée Mariottini, 16enne di Cisterna di Latina uccisa in uno stabile abbandonato nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Nella notte tra il 18 e il 19 ottobre 2018, Desirée è stata violentata da un branco di quattro immigrati clandestini, due nigeriani e due senegalesi, che hanno approfittato del suo stato di incoscienza causato da un'overdose. Se avessero chiamato i
soccorsi, probabilmente la ragazza si sarebbe potuta salvare. Per questo motivo, i quattro africani sono stati tutti accusati di omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti. Per trovare una giustificazione ad un crimine così spregevole e scagionare gli immigrati dalle proprie responsabilità, le principali testate hanno ignobilmente scavato nel passato della famiglia Mariottini. Come se la morte della 16enne fosse stata causata dal genitore, e non dai quattro clandestini spacciatori.
SOLANO, LEO E GUGLIOTTA
Il 30 agosto del 2015, nella loro villa di Palagonia in Sicilia, Vincenzo Solano e sua moglie Mercedes Ibanez vennero ferocemente uccisi dall’ivoriano 18enne Mamadou Kamara. La 70enne Mercedes fu pure stuprata dall'immigrato e gettata dal balcone, mentre il marito moriva dissanguato.
Kamara era ospite del Cara di Mineo, struttura che è stata ritenuta una delle basi logistiche della succursale italiana della mafia nigeriana.
Come è successo per Pamela e Desirée, per minimizzare quanto accaduto ai coniugi Solano e spostare l’attenzione altrove, sono piovute subito da più parti invettive contro la figlia Rosita, accusata di esibizionismo e presenzialismo mediatico. Tutto ciò perché la donna, ospite di varie trasmissioni televisive, chiese di stabilire in tribunale se il ministero dell'Interno avesse delle colpe per la morte dei enitori. Addirittura, Selvaggia Lucarelli scrisse un post in cui accusava Rosita Solano di «fare i suoi show in tv» e che avrebbe dovuto concedersi «almeno il tempo di una messa»?.
Poi ci sono i sedicenti debunker che si sono improvvisati crisis manager, come David Puente di Open. L'ex esperto di bufale di Laura Boldrini affermò di aver contattato il Comando provinciale di Torino, responsabile delle indagini sull’omicidio di Stefano Leo, 33enne ucciso nel febbraio 2019 da una coltellata alla gola. Puente scrisse che i carabinieri avevano smentito l’identikit di un nordafricano
fornito da un testimone?. Qualche giorno dopo, però, gli stessi carabinieri arrestarono il marocchino pregiudicato Said Mechaquat, che aveva ammazzato a sangue freddo Leo perché «era troppo felice».
Non sappiamo se fosse «troppo felice» Davide Raggi, il ragazzo di Terni sgozzato con una bottiglia rotta da Amine Aassoul, marocchino di 30 anni, clandestino, con una lunga lista di precedenti. La sera tra il 12 e il 13 marzo 2015, lo straniero si ritrovò a girovagare per la cittadina umbra completamente ubriaco, aggredì due poliziotti e poi incrociò David Raggi. Senza un perché, gli affondò la bottiglia
nel collo, uccidendolo.
Il 15 ottobre 2017, mentre si trovava in compagnia di un amico e passeggiava per il mercato lungo via Carcano di Torino, il 51enne Maurizio Gugliotta fu sgozzato dall’imgmigrato nigeriano Khalid De Greata. A due anni dal feroce omicidio, la Cassazione confermò la condanna a soli 12 anni dell'assassino perché gli fu riconosciuta la seminfermità mentale, scatenando la rabbia della famiglia di Gugliotta*. Pure al ghanese Adam Kabobo, che a Milano nel 2013 uccise a picconate Ermanno Masini, Daniele Carella e Alessandro Carolè, e ferì Andrea Canfora e Francesco Niro, fu riconosciuto il «vizio parziale di mente». L’assassino fu condannato a soli 20 anni di reclusione.
FEMMINISTE IN RITIRATA
Nella notte tra il 25 e il 26 agosto 2017, una coppia di turisti polacchi e una transessuale peruviana furono vittime di una delle pagine più nere della cronaca italiana recente.
Una rapina in spiaggia a Rimini si trasformò in un bestiale stupro di gruppo. La ragazza polacca venne violentata a più riprese da due fratelli marocchini e un nigeriano, tutti minorenni, e da un congolese di 20 anni”. La violenza fu talmente feroce che i medici dovettero asportare l'utero alla ragazza polacca. Qualche giorno dopo, Abid Jee, collaboratore della cooperative Lai Momo che si occupa di migranti, scrisse su Facebook: «Il peggio viene solo all’inizio, poi una donna diventa calma e gode come un rapporto sessuale normale»*.
Come riportò I/ Tempo nel settembre del 2018, citando i dati del Viminale, il 41,6% delle violenze sessuali denunciate sono state commesse da stranieri, che rappresentano l’8,8% della popolazione residente in Italia”. Probabilmente, questo dato non è chiaro alle femministe delle varie associazioni
italiane, che sembrano sempre sfuggire dall’argomento, rispondendo che anche gli italiani stuprano... PN
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1 F. Totolo, I/ doppiopesismo di Open: 43 articoli sull'assassinio di Willy, solo 3 su Don Malgesini, ilprimatonazionale.it, 18
settembre 2020.
2 Selvaggia Lucarelli alla figlia dei con iugi uccisi: «Ti ammazzano i genitori e tu vai in tv», today.it, 3 settembre 2015.
3 D. Puente, Omicidio Stefano Leo: i carabinieri smentiscono l'identikit del nordafricano, open.online, 1° marzo 2019.
4 Cassazione conferma 12 anni per l'omicidio di Maurizio Gugliotta, la rabbia della famiglia della vittima, ansa.it, 15 dicembre 2019.
5 R. Nenzi, Rimini, l'orrore in spiaggia: «Stupri ripetuti e doppia penetrazione», ilgiornale.it, 6 settembre 2017.
6 «Lo stupro? Solo all'inizio, ma poi la donna si calma e gode». La frase shock del mediatore culturale sulle violenze di Rimini, huffingtonpost.it, 28 agosto 2017.
7 F. Musacchio, Boom di reati degli stranieri, ilttempo.it, 16 settembre 2018.