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Draghi e le banche dal Pd segnali di pace Il silenzio della Bce

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finanza e politica

“Non puntiamo a lui, ma niente tecnici al governo” Impossibile che il capo dell’Eurotower accetti un incarico
FRANCESCO MANACORDA
ROMA.
Niente contro l’ex Governatore della Banca d’ItaliaMario Draghi, che anzi «sta facendo un lavoro straordinario alla Bce». Ma tutto contro l’ipotetico - davvero molto ipotetico - ritorno del presidente della Banca centrale europea in un eventuale ruolo di governo in Italia: «La stagione dei tecnici come salvatori della patria non ha prodotto grandi successi e ora è la politica che deve assumersi la sua responsabilità».
Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, parla così ieri mattina a Circo Massimo su Radio Capital. E le sue parole riprese dal segretario Matteo Renzi - hanno espresso per tutta la giornata la linea di un partito di governo che vuole giocarsi la campagna elettorale sulle banche scaricando il più possibile la responsabilità per i recenti dissesti bancari su Bankitalia e Consob, ma al tempo stesso nega di voler mettere nell’angolo Mario Draghi, Governatore a via Nazionale fino al 2011 e oggi con un incarico di fondamentale importanza in Europa.
«Non abbiamo nessun interesse a coinvolgerlo in responsabilità che non sono sue - spiega Rosato parlando di Draghi -. Cosa farà nella prossima stagione politica non ne ho idea. Mi auguro che sia il Pd a vincere le prossime elezioni». E poi la chiusura a qualsiasi ipotesi di governo tecnico: «La stagione dei tecnici di qualunque tipo negli ultimi anni, - non le persone ma la stagione - non è stata una buona stagione. La politica deve assumersi la responsabilità della politica, i tecnici sono utili in alcuni ministeri importanti ma la responsabilità deve essere della politica».
Parole sottoscritte in toto da Renzi, ieri impegnato nel suo viaggio in treno nel Nord-Est. La questione bancaria, come appare ogni giorno più chiaro, sarà fondamentale per la campagna elettorale del segretario pd, che a questo fine ha “sfiduciato” il Governatore di via Nazionale Ignazio Visco: non a caso giovedì Renzi è stato entusiasta nel vedere Bankitalia in difficoltà contro la Consob nella commissione parlamentare. Nel tour a caccia di voti Renzi porta adesso un emendamento alla manovra presentato anche dal suo partito che propone di istituire un fondo per le “vittime di reati finanziari”, anzi, come dice lui per «i risparmiatori traditi dalla mancanza di vigilanza », attingendo anche al Fondo interbancario di garanzia.
Che venti poco amichevoli soffino su Draghi è chiaro. In commissione parlamentare da martedì si parlerà di Mps, banca che vide molti dei suoi guai cominciare nel 2007-2008, quando era lui Governatore di Bankitalia. Una sua convocazione, ad esempio, è chiesta a gran voce dai 5 Stelle.
Se l’obiettivo di chi vuole portare Draghi sotto i riflettori del “processo” parlamentare è quello di fermare in qualche modo un suo possibile e futuro incarico di governo, il tentativo appare perlomeno inutile. Chi parla con Draghi esclude in modo categorico che il presidente della Bce, oggi e ancora per un anno impegnato nel ruolo forse più difficile e strategico della zona euro, possa solo pensare di lasciare il suo lavoro per un eventuale incarico di governo in Italia. Il silenzio che rimbalza da Francoforte, dove ha sede la Bce, alle molte e spesso disordinate voci della politica italiana è dunque di per sé stesso una risposta. Come già è accaduto altre volte in cui è stato tirato in ballo da interessi partitici di un tipo o dell’altro, Draghi - che oggi è peraltro a un incontro pubblico a Milano - ha evidentemente ritenuto che fino ad ora applicare l’arte del tacere del banchiere centrale sia il modo migliore per non dare adito a nessuna illazione.
Altro discorso potrebbe essere un’eventuale chiamata di fronte alla commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche. In quel caso si può certamente pensare che il presidente della Bce valuterà quale contributo potrebbe dare ai lavori del Parlamento.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il capogruppo Rosato “Nessun interesse a coinvolgerlo per responsabilità non sue”

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