24/8/2017
l'italia che trema
Nel Paese dei mille condoni ora si cerca di correre ai ripari. L’obiettivo del ministro Delrio: finanziare la banca dati già nella legge di stabilità
La svolta del governo “Subito il censimento delle case fuorilegge”
MAURO FAVALE
ROMA.
Nella patria dell’abusivismo edilizio (che, scrisse l’Istat nel suo rapporto 2015, in Italia raggiunge «dimensioni che non hanno riscontro nelle altre economie avanzate») si ignora il numero reale degli immobili fuori legge. In un perenne conflitto di competenze tra il governo e le Regioni (che materialmente legiferano in materia di urbanistica) si perdono le dimensioni del fenomeno.
E così, nell’anniversario del terremoto che un anno fa ha distrutto Amatrice e Accumoli, e a tre giorni dal sisma di Ischia, il governo è intenzionato a correre ai ripari. Il dossier è attualmente nelle mani del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che vorrebbe imprimere un’accelerazione e inserire all’interno della legge di stabilità (che a settembre inizia il suo iter parlamentare) il censimento degli edifici abusivi presenti sul suolo italiano.
L’obiettivo è quello di finanziare una banca dati che consenta di tenere il fenomeno sotto controllo, una fotografia costantemente aggiornata così da poter monitorare meglio anche l’attività delle Regioni. Due settimane fa, il 7 agosto, il governo (attraverso i ministeri delle Infrastrutture e della Giustizia) ha impugnato la legge della Campania su «Misure di semplificazione e linee guida di supporto ai Comuni in materia di governo del territorio». Il governatore Vincenzo De Luca si difende: «Non ho mai parlato di sanatoria o di condono». Ma per il governo, la norma lascia troppi spazi ai Comuni e alla loro «autonoma valutazione — si legge nel provvedimento — sull’esistenza di prevalenti interessi pubblici rispetto alla procedura di demolizione degli immobili».
La linea del governo, ribadita in queste settimane anche dopo una serie di inchieste di Repubblica su “L’Italia dei condoni”, è quella di escludere qualsiasi deroga all’abusivismo. E mentre De Luca se la prende con «l’ambientalismo parolaio » che, a suo dire, «in 25 anni» non ha concluso nulla, si rinfocola la polemica tra Pd e M5S. Non bastava la difesa dell’«abusivismo di necessità» (in contrapposizione all’«abusivismo non tollerabile ») portata avanti da Luigi Di Maio nei giorni scorsi. Ad aggiungere benzina, secondo la denuncia del senatore Dem Michele Anzaldi, c’è un video che prova come «a Ischia l’M5S e Di Maio hanno strizzato l’occhio all’illegalità, sostenendo una proposta di legge che avrebbe portato una sanatoria delle case abusive». Il disegno di legge alla fine non venne mai presentato dal leader M5S che contrattacca: «Se si trova una mia proposta di condono mi iscrivo al Pd». Poi Di Maio accusa il Pd di voler «utilizzare le tragedie come sciacalli. Per l’abusivismo edilizio noi non abbiamo nessuna tolleranza». I Dem, però, insistono: «Le posizioni dell’M5S sono sbagliate e pericolose — dice il vicesegretario Maurizio Martina — l’abusivismo edilizio è un cancro del Paese che va estirpato».
Intanto da Ischia, mentre prosegue la conta dei danni, il sindaco Enzo Ferrandino difende la sua isola: «La nostra non è una collettività di abusivi, ora basta».
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I BACI PER STRADA ALLA MADONNA MESSA IN SALVO
I vigili del fuoco portano al sicuro la statua della Madonna dell’Addolorata, che si trovava nella chiesa omonima a Ischia, danneggiata dal sisma. In basso, gli interni delle case inagibili e, al centro, alcuni momenti di tensione quando i residenti hanno chiesto di entrare nella zona rossa
FOTO: ©CORRADO AMITRANO/ANSA